Linea Nigra

Jazmina Barrera

Ed. La Nuova frontiera

“Linea nigra” è un diario sincero, ironico ma serissimo, della gravidanza dell’autrice.
È un racconto agile, svelto nella struttura, nel tono e nel ritmo, ma tutt’altro che superficiale.
In primo luogo Barrera mette in chiaro con decisione qualche aspetto che ancora chiaro forse non è: la gravidanza non è un’esperienza uguale per tutte; nemmeno dalla medesima donna essa è vissuta tutti i giorni allo stesso modo, con gli stesso sentimenti; la mitologia, infine, secondo cui il periodo dell’attesa è il più splendido nella vita di una donna può essere verissima oppure no, oppure un po’ vera e un po’ no. E tutte queste esperienze hanno diritto di espressione, tra gli altri.
La gravidanza raccontata dall’autrice messicana ha momenti esaltanti e divertenti ed altri ansiosi e preoccupati; passa attraverso giorni sereni ed episodi schifosi.
La donna che qui racconta di sé è una scrittrice, un’intellettuale e non cessa di esserlo mentre aspetta di diventare madre: le sensazioni, le esperienze e le riflessioni che la gravidanza.
È bello, questo diario costruito a frammenti e lampi di idee, perché è onesto e non ha pretese di costruire un’immagine. È scritto in una lingua sorpresa e sbarazzina che non ha pudore né remore, finalmente. È tempo che uomini e donne guardino al tema della maternità con coraggio e realismo, con rispetto. La letteratura – come Barrera rende molto chiaro – può aiutare.