L'erba di vento

Marinette Pendola

Ed. Arkadia - 2016

… Appena finito: proprio un bel libro. Essenziale, dentro ambientazioni che mi hanno riportato a Tahar Ben Jelloun, al meglio della prima Isabel Allende, o a La Menullara di Simonetta Agnello Hornby. L’erba di vento (la paritaria che tenace si radica tra gli anfratti) definisce il personaggio di Angela e la sua vita tracciata lungo scelte altrui che lei subisce. Una ragazza definita problematica, che detesta essere toccata e disdegna quelle relazioni sociali così care alle coetanee adolescenti e alle comari del suo angusto paese di provincia. Dentro una Sicilia della prima metà del 900, Angela, bistrattata e schiacciata dalle convenzioni culturali e sociali che le impongono di essere ciò che non vuole, anela al suo spazio di libertà e solitudine; una ragazza semplice ma dalle idee chiare, consapevole di sé, dei suoi desideri e di ciò che gli altri si attendono da lei. Dalla madre al marito che dovrà seguire in Tunisia, contro il suo volere, ma trovando sempre il modo di ritagliarsi una propria serenità che deriva dal dialogo, che non interrompe mai, con se stessa. E se l’intelligenza è capacità di adattamento, Angela dimostra con umiltà e mestizia di sapersi arrangiare e di dimostrare la sua caparbietà e capacità di autonomia, insolite forse per donne di quei tempi. Una storia intensa, raccontata con uno stile scorrevole, misurato e ricco delle suggestioni necessarie a immergersi nella vita della Sicilia e della Tunisia di quel periodo. Un romanzo da leggere e in anteprima mercoledì 9 novembre 2016 alla Biblion!

Sabrina Leonelli