La casa dei Gunner
La casa dei Gunner
Rebecca Kauffman
Ed. La nave di Teseo
Da bambini, i Gunner, diventarono amici grazie al loro essere un po’ gli sfigati della scuola. Si riunivano in una casa abbandonata nel mezzo del loro quartiere nello stato di New York, dove un tempo doveva aver vissuto una famiglia Gunner.
Si ritrovano, ormai trentenni, al funerale di una di loro, Sally, che si è suicidata buttandosi da un ponte. Dopo anni di separazione questa è l’occasione per rivedersi e fare i conti con il passato.
Sembra una trama un po’ semplice, da classico film americano di quelli che passa la tv nei pomeriggi d’estate. In realtà si tratta di un romanzo ben strutturato, che fa forza specialmente sulla costruzione dei personaggi.
Il mio preferito, senza ombra di dubbio, è quello che potremmo definire il protagonista: Mikey, figlio di un lavoratore del macello e di madre ignota, tanto timido da non aver mai avuto una ragazza, cieco da un occhio e affetto da una malattia degenerativa alla vista, grande sperimentatore in cucina.
E’ una lettura assolutamente piacevole, che offre spunti interessanti sul tema dell’amicizia, della crescita e della ricerca di sé.
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