L’ultimo amore di Baba Dunja

E’ un piccolo libro, che racconta una piccola e strana magica storia, capace di donare un sorriso, e un bel respiro a polmoni spalancati.
Baba, anziana donna ucraina, decide di tornare a Cernovo, suo paese (immaginario, in realtà) di una vita, prima che il disastro di Cernobil sconvolgesse il suo mondo. Pian piano in quello stesso posto abbandonato e temuto da tutti inizia a radunarsi un gruppetto di poche ed improbabili anime, che qui finisce a rifugiarsi dalle proprie delusioni e sconfitte, sfidando la sorte, le radiazioni e la natura stramba ed alterata; nell’attesa della fine, in realtà ricominciando una copia stinta ed inevitabile della vita.
Storie di amicizia ruvida e semplice, gesti eroici di sentimenti e di valori, piccoli guizzi di umanità, che tanto appaiono, qui ambientati, surreali, quanto sardonici sbucando per contrasto dalla coltre di polvere dell’abbandonato e del lasciato alle spalle, spennellano con chiarezza l’assurdità della corsa che là (qua) fuori si ostina.
Storia sul coraggio del guardare in faccia ed affrontare.
Carino, leggero sino (oso?) alla poesia.